Con la medaglia d’argento conquistata dal Tav Trinacria al Campionato delle Società sulle pedane romane di Bottaccia lo Skeet siciliano sancisce a livello nazionale quella vitalità che già aveva rivelato ampiamente in occasione del circuito regionale dell’estate 2022. All’impianto capitolino il team composto da Alex Mattioni, Orazio Alberto Maganuco, Francesco Cantavenera, Francesco Infurna, Matteo D’Amico e Cristian Longombardo ha totalizzato 534/600 e si è aggiudicato il secondo posto a tre soli piattelli dal vertice occupato dalla formazione dell’Ilva di Taranto.
“Per il secondo anno consecutivo siamo secondi - spiega Cristian Longombardo che svolge anche il ruolo di Referente regionale per il Campionato di Skeet della Sicilia - dopo il terzo posto del 2020. Ma quello che descrive più efficacemente la crescita esponenziale della qualità del nostro Skeet è il fatto che nella più recente edizione abbiamo totalizzato un punteggio di pochissimo inferiore ai primi classificati quando invece appena un anno fa il distacco era stato addirittura di trenta piattelli.”
Approdato al tiro a volo con il Progetto Giovani, Cristian Longombardo - che dopo aver conseguito brillantemente la laurea in Economia e Commercio con 110 e lode ha iniziato a svolgere l’attività di imprenditore agricolo - sottolinea che nel giro di un decennio il panorama dello Skeet siciliano appare radicalmente trasformato.
“Sì, - precisa il quarantenne di Caltanissetta - possiamo dire che in una comparazione diretta con quanto accadeva appunto soltanto dieci anni stiamo parlando davvero di un altro mondo. Sono solito descrivere la situazione con un’immagine efficace: dieci anni fa giocavamo con lo Skeet, adesso invece gareggiamo. C’è sicuramente una consapevolezza diversa in tutto il gruppo degli atleti: siamo più o meno trentacinque in tutta la Sicilia ma si tratta di un nucleo di tiratori che esprime un’autentica passione per lo Skeet. E quel che è interessante è che abbiamo sviluppato insieme anche la capacità di promuovere la nostra disciplina di elezione.”
La strategia esposta da Longombardo coincide peraltro con la volontà della Delegazione regionale Fitav della Sicilia che nella persona del suo massimo dirigente, Michele Sollami, sta sollecitando le realtà tiravolistiche dell’isola a favorire l’approccio dei praticanti allo Skeet.
“Ci sono situazioni molto incoraggianti dal punto di vista della promozione - dichiara ancora Cristian Longombardo - perché se fino ad ora il polo principale e praticamente esclusivo dello Skeet siciliano era il campo di Gela a cui fanno riferimento sia la Società Trinacria che Enigroup e l’unico altro polo era l’impianto palermitano di Roccapizzuta, oggi all’orizzonte vediamo la creazione di una nuova sede a Rosolini: allo stand siracusano è in via di recupero infatti un campo di Skeet che potrà richiamare gli appassionati della Sicilia orientale.”
A questa stagione felice dello Skeet isolano ha dato certamente impulso anche l’attivissimo presidente del Tav Trinacria Orazio Alberto Maganuco che proprio in senso agonistico è stato tra gli artefici dell’exploit del team alla gara di Bottaccia.
“Il Tav Trinacria è una Società giovanissima - precisa il trentaquattrenne dirigente di Gela - ma personalmente, in qualità di appassionato praticante e di presidente, sono sempre stato presente ai Gran premi e ai Campionati italiani di Skeet delle ultime stagioni, pertanto anche le insegne della nostra squadra sono sempre state idealmente in gara nelle maggiori competizioni che si svolgono in tutta la penisola. Certamente abbiamo fatto passi importanti in questi anni, ma io sono convinto che lo Skeet siciliano riceverebbe un impulso straordinario se appunto un impianto della nostra regione potesse ospitare magari già dalla prossima stagione un Gran premio o un Campionato italiano.”
“È noto che lo Skeet anche a livello nazionale - dichiara a sua volta Cristian Longombardo - ha un bacino di utenza più circoscritto rispetto alla Fossa Olimpica ed è per questo che cerchiamo di indirizzare i giovani a questa disciplina. È evidente che in questa disciplina importanti risultati e gratificanti soddisfazioni possono arrivare in tempi relativamente brevi: un esempio è quello del nostro Matteo D’Amico che spara da appena sei mesi e che è già stato un elemento importante del nostro gruppo nella trasferta a Bottaccia. A chi mi chiede di spiegare qual è stato il nostro percorso agonistico di realtà tiravolistica dedita allo Skeet, mi piace sempre ricordare quello che accadeva qualche anno fa nei circuiti nazionali. Allora la squadra del Trav Trinacria era considerata quella dei simpatici appassionati che si divertivano con lo Skeet: adesso invece che siamo decisamente competitivi a livello nazionale ci siamo guadagnati la stima e l’ammirazione di tanti colleghi di ogni parte d’Italia e siamo guadati come avversari accreditati. E credo che questo percorso, con i risultati recenti, sia lo stimolo migliore per covincere a rivolgersi allo Skeet!”